Ho lungamente riflettuto sull’idea di un sito. Un sito richiede tempo. Richiede a volte anche voglia di dire la propria ed io sinceramente preferisco il gioco di squadra al protagonismo solitario.
Però l’idea di poter dare un contributo di riflessione e di confronto è una tentazione forte. Non tanto legata al valore del contributo (sarebbe ridicolmente presuntuoso) quanto piuttosto al valore di una Comunità che si confronta.
I social mi hanno abituato all’idea di esprimere pubblicamente una riflessione o condividere una informazione. Però tipicamente su Facebook lo spazio è limitato, il sito invece è come un libro in divenire, che si può aggiornare continuamente.
Inoltre vorrei che il sito potesse essere un contenitore “di servizio” di progetti, reti e associazioni ai quali partecipo e collaboro.
Un sito diviso quindi in una parte più a contenuto impersonale ed informativo, ed una più a blog personale. Anche se si tratta di aree non del tutto separabili.
“Viva la Psicologia” sottendente uno spirito di condivisione (potrebbe essere lo slogan – magari un po’ giocoso – di una Comunità professionale), ma anche l’idea di valorizzare il contributo che questa area scientifica e questa professione può dare alla nostra società, ai gruppi ed ai singoli individui.