22 Ott Un progetto, un programma un impegno: per fare dell’Ordine “una casa di tutti”
Elezioni Ordine Psicologi Umbria 2019. Quando l’Ordine è la casa di tutti, tutti sono più forti.
Care Colleghe e Cari Colleghi,
questo intende essere un programma concreto, condiviso e aperto.
“Concreto” nel senso che non è il classico elenco della spesa dove c’è dentro di tutto, “condiviso” perché nasce da una serie di confronti aperti a tutti gli Iscritti all’Ordine, “aperto” perché possiamo migliorarlo ed integrarlo con il vostro contributo.
L’analisi di scenario: una premessa necessaria
Partiamo dall’idea che i punti di forza e di debolezza della professione ci siano abbastanza noti.
Partendo dai secondi (debolezze): una certa arretratezza del Paese ad utilizzare bene la Psicologia e gli Psicologi, la moltiplicazione indiscriminata dei corsi di laurea (che ha “sfornato” lo stesso numero di Psicologi che hanno gli USA, con evidenti difficoltà per il lavoro e non ha consentito una formazione più concreta ed operativa). Per imparare “a fare” ci si deve affidare alla formazione post laurea, quasi tutta privata, rendendo il percorso lungo ed oneroso. Tutto questo fa sentire i giovani colleghi spesso soli e spaesati, con difficoltà ad orientarsi ed inserirsi nei contesti….
Tra i punti di forza il cammino innegabile fatto in questi 30 anni di regolamentazione della professione. Una presenza che è cresciuta, ha avuto sempre più visibilità e riconoscimenti della sua importanza (basterebbe citare il riconoscimento come professione per la salute (legge 3/18), l’assistenza psicologica nei Livelli Essenziali di Assistenza nel 2017, lo Psicologo nel Piano per le malattie croniche sempre nel 2017, la sperimentazione nella scuola col MIUR, la legge che per la prima volta prevede lo Psicologo nelle cure primarie nel 2019, l’inserimento nei Pronto Soccorso nel 2019 e così via). Oggi (dati Istituto Piepoli, vedi allegato)
- il 42% degli italiani dichiara di aver avuto contatti professionali con uno psicologo, il 43% sarebbe disponibile a pagare una quota se le prestazioni fossero fornite dallo Stato;
- la maggior parte degli italiani affida allo psicologo una competenza “ampia” (prevenzione, promozione qualità della vita) e non solo “riparativa”, e considera importanti le loro attività (“la psicologia è un mezzo importante, gli psicologi possono aiutare a capirsi: 84%).
- Il 50% dei cittadini pensa che l’immagine dello psicologo è migliorata rispetto a 10 anni fa.
Tutto questo avviene in un contesto sociale dove il ruolo della dimensione psicologica per la “salute” è visto sempre più come centrale: 31% nel 2008 e 65,7% nel 2018 (dati CENSIS). E le evidenze scientifiche (vedi ad es. Lazzari, 2019 “La Psiche tra salute e malattia. Evidenze ed Epidemiologia”) confermano questo ruolo, non solo per la salute ma più in generale per la qualità della vita. Ed i costi per la società e le persone del mancato riconoscimento dei bisogni psicologici!
Da questa pur breve sintesi emerge un quadro chiaro: abbiamo grandi potenzialità da cogliere ma per far questo occorre una rappresentanza professionale all’altezza della situazione, competente, autorevole, possibilmente coesa.
Perché nella vita nessuno regala nulla, e per fare “più spazio” al lavoro psicologico incontreremo molte resistenze da superare. Anzi, più alziamo il tiro e più queste resistenze aumenteranno, in parte dovute a pure ragioni di mercato, in parte alla difficoltà di capire le ragioni della Psicologia molto diffuse in contesti professionali e politici.
Il discorso fatto è identico per l’Italia nel suo complesso e per l’Umbria nello specifico.
Quindi ci serve una “Comunità professionale” partecipe ed informata e una rappresentanza ordinistica in grado di affrontare le criticità non più rinviabili, di cogliere le opportunità costruite dal lavoro di questi anni e di crearne di nuove.
La realtà umbra
In Umbria si tratta di proseguire il lavoro iniziato nelle precedenti elezioni, quando diversi gruppi di Colleghi, con storie e appartenenze diverse, cominciarono ad incontrarsi con l’obiettivo di fare qualcosa per l’intera Comunità professionale. Stanchi di un Ordine troppo chiuso ed autoreferenziale, di troppe divisioni e poca solidarietà all’interno di quella che faticava ancora a considerarsi una “categoria” ma che noi preferivamo concepire come una “Comunità”.
In questi anni abbiamo dialogato e fatto iniziative con le Istituzioni, con le espressioni della società regionale, il mondo della scuola e del lavoro, con le altre professioni. Abbiamo creato molte occasioni di confronto e di analisi dei problemi della società regionale e parallelamente di incontro e aggiornamento professionale per essere “sul pezzo” con le nostre competenze.
Gli esempi sono molti: dai nuovi servizi agli Iscritti all’istituzione dell’Impegno Solenne e della Consulta dei Giovani, ad una gestione della deontologia come opportunità di crescita, all’apertura reale dell’Ordine al contributo di tutti, l’attivazione della rivista “La mente che cura”, il documento approvato all’unanimità dall’Assemblea Regionale il 27.09.2016 sulla valorizzazione delle competenze psicologiche nelle politiche regionali, l’attivazione del progetto PSICUP psicologo cure primarie, l’inserimento di molti giovani colleghi nelle strutture sanitarie, il protocollo di intesa con l’Associazione dei Comuni umbri e così via.
L’elenco potrebbe essere lungo ma la sintesi è chiara: riteniamo di aver conquistato in Umbria maggiore visibilità e considerazione. Basti pensare al nostro Festival, cresciuto di anno in anno, cartina di tornasole di una Comunità professionale viva e vivace. E questo grazie all’impegno di tanti Colleghi ai quali va un sentito ringraziamento!
Certamente si poteva fare di più, ci sono sempre spazi per crescere e migliorare. E questo è il proposito per i prossimi 4 anni di gestione dell’Ordine.
Dei consiglieri uscenti la maggior parte ha deciso di non ricandidarsi – pur continuando ad impegnarsi – per fare spazio a nuovi colleghi e per continuare a dedicarsi ad aree tematiche specifiche. Così su 10 candidati ben 6 sono “new entry”, rappresentativi della professione (come età e tipo di lavoro, la maggior parte liberi professionisti) e dei territori (vedi elenco pubblicato in questo sito).
L’obiettivo è essere più FORTI come Comunità per raccogliere i semi piantati e seminare molto altro e ancora più INCLUSIVI nella nostra Comunità professionale, aperti concretamente al contributo di tutti i Colleghi e a sostenerli nei loro progetti.
Obiettivi di lavoro
Questa è una sintesi dei principali obiettivi sui quali l’Ordine lavorerà nel periodo 2020-24. Ai quali si aggiungeranno quelli che riterremo (come Comunità professionale, nei confronti che faremo) necessari strada facendo.
- START UP GIOVANI. Aiuteremo i giovani colleghi ad orientarsi ed inserirsi, lo strumento principale sarà la CONSULTA DEI GIOVANI PSICOLOGI che abbiamo ideato per primi nel 2014 e che oggi riproponiamo più snella (20 membri eletti dagli iscritti con massimo 15 anni di anzianità) e più efficace (compiti precisi e budget). Obiettivo: raccogliere bisogni, progettare attività di orientamento alla formazione e al lavoro, di formazione mirata e start-up verso il lavoro.
- SPORTELLO CONSULENZA, fiscale, legale, deontologica, per partecipazione a bandi, concorsi e opportunità di finanziamento;
- SUPPORTO AI PROGETTI degli iscritti, secondo la modalità e le procedure del “Fondo Comune delle Idee” (vedi sito dell’Ordine).
- “TROVA LO PSICOLOGO”: attivazione di un software di facile uso che consentirà ai cittadini di conoscere l’offerta professionale degli Psicologi umbri e di contattare i professionisti.
- Estensione dello PSICOLOGO NELLE CURE PRIMARIE alla realtà regionale.
- Sviluppo dell’accordo con i COMUNI umbri per l’inserimento degli Psicologi nei SERVIZI SOCIALI E COMUNALI.
- Iniziativa per l’adozione di una LEGGE REGIONALE per l’inserimento dello Psicologo nella SCUOLA;
- Piena attuazione e sviluppo dei SERVIZI PSICOLOGICI nelle USL e negli Ospedali.
- Individuazione di formule nuove per l’accreditamento degli studi professionali privati in vista della possibilità di stipulare convenzioni a livello regionale.
- Attivazione di RETI dei Colleghi che lavorano nei diversi settori, per sviluppare sinergie, formazione comune, visibilità e presenza.
- FORMAZIONE LAUREA E POST: attivazione “Comitato di Indirizzo” con Univ. di Perugia per sviluppare l’orientamento al mercato del lavoro degli studenti umbri e dei tirocini, supporto e coordinamento per gli specializzandi ai fini dei tirocini pratici.
- FORMAZIONE PER TUTTI: l’Ordine garantirà una offerta formativa in aula e a distanza varia e finalizzata allo sviluppo professionale. In questo ambito saranno valorizzate le evidenze, gli interventi efficaci e le buone pratiche.
- OSSERVATORIO SALUTE PSICOLOGICA. Continuerà tale attività per produrre DATI a supporto delle PROPOSTE che farà l’Ordine per lo sviluppo della professione nei diversi contesti.
- TUTELA PROFESSIONE. Attraverso lo Sportello per le segnalazioni, interessamento della Magistratura o Forze dell’Ordine, campagna di informazione dei cittadini.
- Sviluppo di iniziative per promuovere e migliorare la presenza degli Psicologi nel campo GIURIDICO, del LAVORO, dello SPORT, delle EMERGENZE, delle nuove DIPENDENZE e degli AMBITI EMERGENTI (ad es. qualità dell’ambiente naturale e urbano).
- Sviluppo di attività per migliorare la COLLEGANZA e la VISIBILITA’ ESTERNA della Comunità professionale (es. i convegni su temi di grande interesse che hanno visto l’Ordine protagonista), con particolare riferimento al tema dei DIRITTI, delle FRAGILITA’, della CIVILE CONVIVENZA.
Vogliamo valorizzare nei modi possibili, concreti ed opportuni il SAPERE e il LAVORO PSICOLOGICO, nella consapevolezza del RUOLO CRUCIALE che svolge la nostra professione, ponte naturale tra la dimensione biologica e relazionale dell’essere umano, tra individuo e società, tra soggettività e cultura.
Come abbiamo fatto in questi anni vogliamo destinare le RISORSE ECONOMICHE dell’Ordine a questi obiettivi (il presidente e l’esecutivo, come già hanno fatto, si impegnano sin d’ora a rinunciare ad ogni indennità di carica).
Andiamo avanti insieme!
Pietro Bussotti, Elisabetta Proietti Lilla, Antonella Micheletti, Chiara Cottini, David Lazzari, Corinna Bolloni, Filippo Bianchini, Mara Eleuteri, Laura Berretta
Risposta alla lettera aperta di Rolando Ciofi
Viviamo una stagione decisiva per la Professione ed io sarò un “presidente scomodo” per molti.
La psicologia secondo quanto precedono i nuovi LEA
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Libro: La Psiche tra Salute e Malattia. La recensione
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L'articolo di Paolo Migone sul programma IAPT, in questo numero, è eloquente: dal punto di vista scientifico ed empirico non si può dare nulla per scontato, servono prove.
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Pubblichiamo l'intervista all'attuale Presidente dell'Ordine Psicologi Umbria, David Lazzari. Psiconline ha deciso di esplorare l'universo degli Ordini regionali degli Psicologi intervistando i Presidenti attualmente in carica e chiedendo loro informazioni e notizie sulla loro idea di sviluppo della psicologia.
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Gentile direttore, nel campo della salute sta aumentando il peso che viene dato alle preferenze delle persone, che entra tra i criteri dell’appropriatezza di un trattamento. In particolare quando le alternative di cura potrebbero avere efficacia comparabile. Questo non è solo un problema etico ma un fattore che incide sulla alleanza terapeutica, l’aderenza al trattamento, la sua efficacia ed in generale sui costi.
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Su questo punto si è articolato il convegno di Perugia, promosso dall’Ordine degli Psicologi dell’Umbria e dal sindacato Aupi con la partecipazione dei vertici nazionali della professione. “I bisogni della società sono cambiati ed i nuovi Lea fotografano questo ma i dati sulla efficacia e valore degli interventi psicologici in tante situazioni”, ha affermato il presidente nazionale dell’Ordine Fulvio Giardina.
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Una grande novità dei nuovi Lea, di cui si attende ormai solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è l'attenzione agli aspetti e bisogni psicologici, soprattutto per i minori, le donne, le coppie e le famiglie.
Giornata nazionale della psicologia. La prima si celebrerà il prossimo 10 ottobre. Ad oggi sono oltre 120 gli eventi organizzati
L'evento è stato presentato ieri alla Camera davanti ai vertici del Consiglio nazionale dell'Ordine e alle Istituzioni. Per il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo: "Siamo certi come Governo che la professione dello psicologo meriti sempre di più di essere considerata, inserita, ed introdotta nel sistema sanitario del nostro paese in maniera ancora più strutturata e profonda".
Piano cronicità. Lazzari (Ordine Psicologi): “Sfida culturale da vincere. La nostra professione può dare un grande contributo”
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A.O. S.Maria di Terni. Un concerto in ospedale per celebrare il primo anno di attività del Centro di ascolto psicologico
Nei primi 12 mesi di attività il centro al centro si sono rivolte alcune centinaia di persone e 176 di queste sono andate al di là della prima accoglienza in relazione ai loro specifici problemi. Gli accessi hanno riguardato in particolare donne (tre su quattro), persone con età media di 52 anni, soprattutto lavoratori dipendenti o pensionati.
La psicologia misura gli esiti dei propri interventi: un convegno a Trento e un piano nazionale
Si svolgerà il 21 e 22 aprile prossimi a Trento, con la partecipazione di relatori internazionali e nazionali, ruotando sul tema della "Psicologia basata sulle evidenze" e sui risultati finora ottenuti, in diverse Regioni, dalla clinica e dalla ricerca. Tra i relatori l'inglese Chris Evans, Francesco Bevere, Luca Zeni, Fulvio Giardina, David Lazzari ed Elena Bravi.
Umbria. Azienda Ospedaliera di Terni. Inaugurato il Centro di ascolto psicologico. Servizio gratuito e senza prenotazione
Si tratta di una novità nel panorama nazionale nell'ambito dei percorsi di umanizzazione. Sarà infatti destinato a offrire consulenza, orientamento e una prima risposta di aiuto a quei pazienti, familiari e caregiver che, di fronte a malattie e cure spesso impegnative, si trovano ad attraversare momenti di difficoltà.
Psicologia in ospedale. Una risposta ai bisogni delle persone e del contesto.
Il recente decreto Balduzzi ignora la psicologia in ospedale. Il paradosso è che il provvedimento è nato all'insegna dell'appropriatezza, della qualità e della umanizzazione delle cure. Ora la palla passa al nuovo Governo.